Sviluppare un’idea per un thriller. Parte a giugno 2020 il nuovo corso online di Tracce

Sviluppare l’idea per un thriller in cinque lezioni online

Come si concepisce una idea per un thriller è l’oggetto del nuovo corso online di Tracce in partenza a giugno 2020

Scena del crimine, tecniche di indagine, interrogatori, psicopatologie e moventi. Tutto quello che c’è da sapere per concepire un’idea per un giallo/thriller che sia credibile e ben congegnato. Il corso, tenuto da sceneggiatori e criminologi, insegna le tecniche di base sia per sviluppare una idea per il cinema, sia per specializzarla in ambito thriller psicologico.  Continue reading “Sviluppare un’idea per un thriller. Parte a giugno 2020 il nuovo corso online di Tracce”

La Indigo di Nicola Giuliano va a Venezia con tre film

Indigo Film, la casa di produzione cinematografica fondata da Francesca Cima e Nicola Giuliano, docente di sceneggiatura ai nostri corsi, è presente alla Mostra del cinema di Venezia con ben due film e un documentario.

Si tratta di E Qui Rido io, di Mario Martone, Lovely Boy di Francesco Lettieri e il documentario Ezio Bosso – Le cose che restano, di Giorgio Verdelli, incentrato sulla biografia del grande musicista recentemente scomparso.

E Qui rido io, di Mario Martone

Il film racconta la vita di Eduardo Scarpetta, celebre commediografo napoletano, autore di commedie come Miseria e Nobiltà, e padre naturale dei tre fratelli De Filippo. “Uno sforzo produttivo importante – dice Nicola Giuliano – per l’ambientazione, i costumi, le scene di massa e la ricchezza del cast. Per noi è il terzo film prodotto con Martone dopo Capri Revolution e Il Sindaco del Rione Sanità, peraltro tutti presentati a Venezia”.

Lovely Boy di Francesco Lettieri

Il film racconta l’ascesa, la caduta e la risalita di un giovane musicista trap, il genere preferito dagli adolescenti di questo secondo decennio. “Lettieri ha 35 anni, ed è il più giovane dei tre registi che portiamo al festival. Il protagonista, interpretato da Andrea Carpenzano, conosce un successo immediato e fulmineo quanto breve e una volta terminato spronfonda in un abisso di autodistruzione, dal quale tenterà di uscire. Mi sono convinto a produrre il film dopo aver letto la sceneggiatura dello stesso Lettieri e di Peppe Fiore, che riescono rendere interessante anche un mondo, come la musica trap, che alla maggior parte della gente adulta suscita estraneità se non repellenza. Chiunque abbia più di 19 anni trova quel genere incomprensibile, gli stessi miei figli ascoltano quella musica e io non la capisco. Eppure se migliaia di ragazzi la seguono, qualcosa di interessante dovrà pur esserci e Lettieri saprà far entrare gli spettatori anche in quel mondo, come ha fatto col film precedente, Ultrà.

Ezio Bosso, Le cose che restano, di Giorgio Verdelli

“Ero amico di Bosso fin da quando scrisse le musiche de Il Ragazzo invisibile, di Gabriele Salvatores. Un grande musicista che nella sua breve esistenza riuscì a vivere molte vite: rocker, bassista, pianista, direttore d’orchestra. Nonostante facesse musica colta era adorato come una popstar. Ho voluto produrre il film in quanto Verdelli, già autore del documentario su Paolo Conte, Via con me, sa costruire una narrazione, cosa affatto non scontata, per i documentari. Riesce a organizzare un racconto forte e allo stesso tempo fruibile e sa come mettere a proprio agio i musicisti, che riconoscono in lui una persona competente, che sa di musica”.

E Qui Rido io uscirà subito dopo Venezia, mentre Il documentario su Bosso andrà in sala ai primi di ottobre, nello stesso periodo di Lovely Boy che poi andrà su Sky.

Due nuovi corsi per la Scuola di cinema Tracce: Serie TV e Laboratorio per attori

Grandi novità per tutti gli appassionati e gli aspiranti sceneggiatori e attori. La scuola di cinema Tracce vara due nuovi corsi di cinema dedicati agli aspiranti autori per le Serie TV e in streaming e agli attori semi-professionisti con il Laboratorio di interpretazione: Lo spazio dell’attore.

Il Corso per serie TV

Il corso per Serie TV, richiestoci per anni da moltissimi di voi, è riservato a coloro che desiderano scrivere o perfezionare un concept e un soggetto per serie tv per giungere poi a scrivere la sceneggiatura di una puntata pilota.

 

Il nuovo corso è usufruibile online (non prevede la formazione di una classe e lezioni da seguire in un luogo fisico) e ha come obiettivo di individuare e lavorare su progetti che abbiano già nella fase di selezione, le potenzialità per raggiungere il mercato televisivo pubblico e privato, nazionale e internazionale.

Come funziona il nuovo corso?

Inizialmente gli aspiranti corsisti dovranno presentare il proprio curriculum contenente studi, interessi e formazione e, soprattutto, una sinossi di una o due pagine o un soggetto non superiore alle dieci pagine, riferiti a una serie televisiva in 4, 6, 8 puntate da 25 o 50 minuti l’una. Di qualsiasi genere.

 

Il materiale presentato dal candidato verrà vagliato e analizzato dai due coordinatori e docenti Tracce,  Laura Soro e Luca De Benedittis, al fine di accertare se il progetto è interessante e possiede le caratteristiche creative e narrative necessarie per poter essere considerato un progetto valido su cui lavorare efficacemente.

L’esito della selezione

L’esito di questa analisi verrà resa nota all’aspirante sceneggiatore durante un colloquio gratuito di selezione che si svolgerà on line.

 

Successivamente l’aspirante sceneggiatore sarà libero di decidere se iscriversi  al corso e procedere alla realizzazione di un vero e proprio prodotto professionale idoneo a essere presentato alle case di produzione o meno.

Svolgimento del corso

I corsisti iscritti saranno seguiti, singolarmente, tramite otto incontri on line, dai coordinatori Luca De Benedittis e Laura Soro che, nell’arco di cinque/sei mesi, si dedicheranno alla strutturazione del concept, allo sviluppo della storia, alla costruzione dei personaggi, al tono e al tema della serie, accompagnando ogni singolo autore fino alla stesura di un concept, di un soggetto di serie e della sceneggiatura di una puntata pilota.

Dario Gorini visionerà i progetti

I Concept, soggetto e sceneggiatura verranno riscritti fino a raggiungere, nell’ambito del numero massimo di otto incontri, un livello professionale tale da poter essere sottoposti all’attenzione di Dario Gorini, responsabile progetti della Tramp Limited srl.

 

Maggiori informazioni sulla pagina del Corso per serie TV.

Laboratorio di interpretazione: Lo spazio dell’attore

Lo spazio dell’attore è un laboratorio di recitazione e interpretazione che ha come obiettivo aiutare gli attori nella preparazione delle scene da interpretare – per il set, il palcoscenico e i provini – attraverso la costruzione del personaggio, un’accurata analisi del testo e la comprensione profonda dei dialoghi di ogni sequenza.

 

Gli interpreti impareranno a costruire il proprio personaggio e a comprendere gli obiettivi principali delle scene. Il metodo utilizzato li porterà ad approfondire il testo, mentre lo interpretano insieme alla guida del docente.

 

Il laboratorio è diretto da Dario Gorini: autore – regista e producer.

 

Maggiori informazioni sulla pagina del Laboratorio.

 

Sviluppare un’idea per il cinema. Parte a giugno 2020 il nuovo corso online di Tracce

Come si concepisce una idea per il cinema è l’oggetto del nuovo corso online di Tracce in partenza a giugno 2020

Sviluppare l’idea per un soggetto in cinque lezioni online

Molto spesso un errore che si compie è quello di cominciare a scrivere un soggetto senza avere chiari prima personaggi e obiettivi, ambientazione, punto di vista, il tema e idea di finale. Continue reading “Sviluppare un’idea per il cinema. Parte a giugno 2020 il nuovo corso online di Tracce”

Graziano Diana: “I Bastardi sono quegli italiani che non si arrendono”

Il gruppo di poliziotti del Commissariato di Pizzofalcone, a Napoli, torna con una nuova stagione, la terza, questa volta senza il supporto di un libro da adattare, ma con storie originali, create appositamente dall’autore, Maurizio De Giovanni, assieme a Dido Castelli e a Graziano Diana, nostro docente ai corsi di sceneggiatura e al quale abbiamo chiesto di raccontarci questo progetto, anche dal punto di vista della tecnica di scrittura di una serie.

 

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Un frame della serie: I Bastardi di Pizzofalcone

Graziano, con i Bastardi di Pizzofalcone eravamo rimasti alla fine della seconda stagione, una fine col botto, in senso letterale, visto che al gruppo di poliziotti veniva fatto un attentato con una bomba. Ci racconti come sei stato coinvolto in questo progetto, e come ti ci sei trovato?

 

Questa stagione, a differenza delle prime due che erano tratte dai libri di Maurizio De Giovanni, vede la creazione di storie originali, visto che i libri da adattare erano finiti. Quella dei Bastardi è una saga che mi piace molto, sono un lettore dei libri di De Giovanni e uno spettatore delle serie, perciò quando da Raiuno è arrivata la proposta di entrare nel gruppo degli sceneggiatori, assieme naturalmente a De Giovanni, mi ha fatto molto piacere, avevo delle idee e le ho portate volentieri all’attenzione degli altri autori.

 

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Graziano Diana sul set (foto Pagina Facebook)

Gli autori sono sei, oltre a te e a De Giovanni e Castelli ci sono Francesca Panzarella, Salvatore Basile, Angelo Petrella e Paolo Terracciano. Come ci si organizza quando gli scrittori sono in gruppo?

 

Per una serie è necessario partire dal soggetto di serie che abbraccia tutte le puntate e poi dai soggetti delle singole puntate, per i Bastardi sono sei puntate da cento minuti ciascuna, praticamente sei film. De Giovanni, Castelli e io abbiamo scritto sia la linea orizzontale che le sei verticali. Gli altri hanno poi scritto le singole sceneggiature.

 

Ci racconti come si scrive per le serie?

 

Ogni serie ha due linee di racconto. Una cosiddetta orizzontale, che abbraccia tutta la stagione, nella quale racconti i personaggi, i caratteri, le reazioni di ogni singolo personaggio agli accadimenti e le conseguenti evoluzioni, prese di coscienza, sviluppi esistenziali. La linea verticale invece sono le singole puntate, in questo caso 6, una per ogni puntata. Quando si scrive per una serie quindi devi tenere presente sia l’andamento della singola puntata, sia l’andamento narrativo-esistenziale dei personaggi lungo tutta la serie. Nel caso dei Bastardi poi, le singole puntate sono tutte storie a sé, dei classici gialli che vanno a conclusione in ogni puntata. Si tratta di gialli classici, da risolvere attraverso l’investigazione alla quale può partecipare anche lo spettatore, se riesce a trovare e unire i singoli elementi che ci siamo divertiti a disseminare lungo la trama, come nei gialli di una volta. E se vogliamo dirla tutta, non solo ci sono sei gialli “verticali”, ma anche uno “orizzontale”, perché i Bastardi vengono da un attentato ai loro danni, attentato di cui dovranno scoprire mandante e movente e ci metteranno tutta la stagione per risolverlo.

 

Siete dei professionisti, ma c’è da impazzire nel tenere i fili narrativi di tutte le storie…

 

Si chiama architettura narrativa ed è un ambito della scrittura che mi piace particolarmente, mi ci dedico con piacere, mi diverto a creare incastri e a trovarne sempre di nuovi, ogni volta è una emozione per la scoperta di una possibilità a cui non avevo pensato e che quando mi viene in mente, mi procura sorpresa e gioia.

 

Monicelli raccontava che scrivere con i suoi colleghi si risolveva il più delle volte in giornate passate a commentare i fatti del giorno, e poi a fine giornata dividersi il lavoro. Funziona così anche con De Giovanni?

 

Un po’ si, lui è una persona divertente, molto creativa, molto immaginifica, ed è molto legato alla sua città, Napoli, dalla quale trae spunti, pezzi di trama, abbozzi di personaggi, che poi sta a noi raccogliere e sviluppare, mettendoci nel nostro. E anche con lui si chiacchiera molto, ma chiacchierare spesso è un modo per mettersi in sintonia, per poi procedere con l’invenzione che viene più facile stando tutti sulla stessa lunghezza d’onda.

 

Come gestivate le inevitabili discussioni e divergenze?

 

Più che discussioni, ci sono diverse sensibilità, a volte diversi pareri su come procedere in qualche snodo narrativo, più sui risvolti psicologici dei personaggi che sulle trame, ma in generale c’è molta sintonia comune, quindi il lavoro procede spedito. De Giovanni così come Dido Castelli e io, apparteniamo alla categoria degli “sceneggiatori parlanti”.

 

Ci sono sceneggiatori taciturni anche nei gruppi di scrittura?

 

Certo. Ruggero Maccari, il cosceneggiatore di Ettore Scola, ad esempio. Ho lavorato con loro e ricordo che mentre tra Scola e Furio Scarpelli potevano esserci lunghissimi discorsi e non di rado anche discussioni accese e finanche litigi e parolacce, Maccari era praticamente muto. Non parlava mai e quello che pensava lo scriveva. Ogni sceneggiatore ha le sue caratteristiche. Con De Giovanni, c’è un bel clima. Ma comunque calcola che io, noi, siamo dei privilegiati.

 

Privilegiati in che senso?

 

Che ci vediamo, come un gruppo di amici, a casa di qualcuno e scriviamo chiacchierando e chiacchieriamo scrivendo, ma è un metodo che purtroppo si avvia a scomparire. Adesso anche in Italia nelle serie si usa sempre più il metodo americano, la Writers Room, un gruppo di giovani scrittori con un Head Writer che li coordina e con loro che ogni tot di tempo devono portare le scene, uno sviluppo, un pezzo di soggetto, tutto molto standardizzato, che non so quanta creatività possa garantire in un processo così serrato.

 

Ti è mai capitato di stare in una Writers Room?

 

No, non ancora, ma diciamo che non sono entusiasta di provare, né nell’esserci né nel coordinarla, è un metodo che non so quanto possa funzionare con me, e comunque tendo a scegliere progetti dove si scrive alla vecchia maniera. Almeno fino a che potrò farlo.

 

Il tuo cinema spesso ha riguardato storie e personaggi di italiani con una forte etica, e spesso da soli nell’affrontare le sfide. Come ti sei trovato con questi Bastardi e quanto assomigliano al tuo cinema?

 

Si somigliano parecchio, sono simili a grandi personaggi della nostra storia, come l’avvocato Ambrosoli, o Libero Grassi. Italiani che hanno dentro un’anima etica molto forte, poco o per nulla disposti a compromessi, ai soliti accomodamenti tipici della nostra società e che per questo si ritrovano soli, non aiutati da chi dovrebbe affiancarli e supportarli. Ma loro testardamente vanno avanti, perché hanno dentro una forte motivazione, principi rigorosi a cui non possono rinunciare e per questo vanno avanti sempre, caparbiamente. Questi Bastardi assomigliano molto a questo tipo di italiani e perciò mi stanno particolarmente simpatici.

Come funziona il nuovo corso di sceneggiatura per serie TV

Il nuovo corso di sceneggiatura per Serie TV è riservato a coloro che desiderano creare o perfezionare un concept per serie TV, composto da un soggetto di serie e la sceneggiatura della puntata pilota.

Il corso di sceneggiatura per serie TV

sceneggiatura per serie tv
Gomorra la serie in montaggio

L’obiettivo è individuare progetti e idee con un alto potenziale, da sviluppare e perfezionare, per creare un progetto di livello professionale, idoneo a essere presentato a case di produzione.

Chi può iscriversi al corso

Possono partecipare alla fase di selezione dei progetti tutti coloro già in possesso di una idea (sviluppata in una sinossi di una o due pagine) o di un soggetto di serie (della lunghezza massima di dieci pagine), da 4 a 8 puntante da 25 o da 50 minuti l’una, di qualsiasi genere cinematografico.

Selezione dei progetti e iscrizione

Il materiale presentato dal candidato, comprensivo anche di un CV contenente eventuali esperienze cinrmatografiche pregresse, verrà vagliato e dettagliatamente analizzato dai due coordinatori, che presenteranno all’autore, durante un colloquio online, le loro considerazioni sulla potenzialità del progetto

 

In caso di esito positivo della selezione, il candidato deciderà liberamente se iscriversi al corso per sviluppare professionalmente il progetto.

Obiettivo del corso

Giungere alla stesura definitiva del concept, composto da un soggetto di serie e dalla sceneggiatura di una puntata pilota, che rappresenta lo standard professionale dei progetti idonei ad essere sottoposti a produttori e dirigenti televisivi.

Svolgimento del corso

I progetti prescelti saranno seguiti singolarmente dai coordinatori in otto incontri online, nei quali l’autore riceverà indicazioni e consigli sulla strutturazione del concept, lo sviluppo della storia, la costruzione dei personaggi, al tono e al tema della serie.

 

Precisiamo che la presenza, tra i docenti del corso, del responsabile di un’importante casa di produzione non garantisce alcuna contrattualizzazione futura. Non esiste nessuna garanzia di realizzazione della serie. È ovvio, ma va sempre precisato.

 

Costo del corso

2.800 euro, pagabili in cinque rate: la prima da 800 euro e le altre quattro da 500 euro.

Presentazione dei progetti

Inizio previsto: aprile 2023. Selezioni aperte.

Chi è Tramp Limited

Dario Gorini è produttore, regista, sceneggiatore. La Tramp Limited ha prodotto tutti i film firmati da Ficarra e Picone, i film di Edoardo De Angelis (Indivisibili e Il vizio della speranza) e La Stranezza, di Roberto Andò, candidato ai David di Donatello in 14 categorie.

 

Vantaggi e prospettive del corso di sceneggiatura per serie TV

Il corso fornisce gli strumenti, le tecniche, le consulenze indispensabili per realizzare progetti professionali di serie TV, in questo periodo richiestissime del mercato nazionale e internazionale.

 

Consente inoltre di poter partecipare con potenzialità di successo ai numerosi concorsi per serie tv, anch’essi numerosissimi, primo fra tutti quello organizzato dal Premio Solinas.

 

Il corso offre una formazione professionale d’eccellenza. 

Info, contatti, iscrizioni

Vai alla pagina del corso e compila il modulo di contatto sottostante per ricevere info personalizzate e per le modalità di invio materiale.

 

Al via il 30 ottobre 2020 il corso di primo livello di sceneggiatura. Prenota il tuo colloquio

Sono in corso selezioni, colloqui ed iscrizioni per la XXVIII edizione del corso di sceneggiatura di primo livello, il cui inizio è previsto per ottobre 2020.

 

Il corso si svolge, in presenza, nella sede di Tracce a Roma, rispettando le normative previste per il Covid: i corsisti sono distanziati e indossano la mascherine in ambienti sanificati. In caso di eventuali normative più stringenti, il corso potrebbe tenersi su piattaforma video, per poi ritornare in presenza appena possibile

 

Il corso fornisce le basi per la costruzione e lo sviluppo di un soggetto cinematografico. Gli iscritti, uniti spontaneamente in gruppi di due o tre persone, sono seguiti dai docenti in tutte le fasi della realizzazione dei soggetto che, alla fine del corso, vengono sottoposti al produttore Nicola Giuliano, premio Oscar per il film La Grande Bellezza.

 

Il Programma dettagliato:

  • L’idea narrativa e il tema. Il pitch
  • Il soggetto: arco narrativo e biografie dei personaggi
  • La struttura in tre atti
  • Il punto di vista. Il colpo di scena
  • La scaletta
  • Il trattamento
  • I trucchi del mestiere: suspense, rimonta
  • La sceneggiatura: i dialoghi
  • Proiezioni di film e analisi con l’autore
  • Esercitazioni scritte
  • Confronto tra la sceneggiatura di un film e il film girato e montato compiuto dallo stesso montatore.

Su questa pagina tutte le informazioni, i docenti, i costi. 

 

Per prenotare un colloquio conoscitivo, gratuito e senza impegno, compila il form sottostante oppure telefona al 349.72.66.758.

 

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    Daniele Luchetti, regista e docente Tracce premiato al Globo d’Oro 2021

    Daniele Luchetti, regista e docente di regia a Tracce vince il Globo d’Oro, il premio assegnato dall’Associazione della Stampa Estera in Italia, votato da una giuria composta da più di cinquanta corrispondenti stranieri in Italia.

     

    «Siamo rimasti meravigliati dalla qualità dei film in concorso quest’anno – commentano i direttori artistici del premio, Claudio Lavanga e Alina Trabattoni – nonostante le difficoltà e limiti che le restrizioni del covid hanno causato sui set di tutta Italia. I film in concorso quest’anno ci hanno fatto sognare, ridere, piangere e pensare. Ancora una volta il cinema è stato il mezzo per eccellenza per l’evasione, in un momento in cui staccarsi dalla realtà, anche solo per due ore, è terapeutico e necessario».

    Lacci, tratto dall’omonimo romanzo di Domenico Starnone, racconta la storia di Aldo e Vanda, coniugi e genitori che crollano dopo troppi anni di vita in comune, lungo un periodo di quarant’anni dagli anni 80 ai giorni nostri.

     

    Il premio per il Miglior Film va a Le sorelle Macaluso, diretto da Emma Dante, che trionfa anche nella categoria Migliore Attrice con la vincita ex aequo delle protagoniste Donatella Finocchiaro e Simona Malato. Ed è Kim Rossi Stuart a guadagnare il titolo di Migliore Attore, per la sua toccante interpretazione in Cosa sarà.

    Guarda tutti gli altri premiati.

     

    Attilio De Razza della Tramp vince il David di Donatello per “La Stranezza”

    Ad Attilio De Razza il secondo David di Donatello della carriera con “La stranezza”, che domina la serata dei premi di questa edizione dei David di Donatello 2023. Il film candidato in 14 sezioni si afferma per la migliore sceneggiatura di Roberto Andò (il regista), Ugo Chiti e Massimo Gaudioso, per il miglior costumista che è Maria Rita Barbera. E, infine, anche come miglior produzione per Bibi film, Medusa e Rai Cinema con De Razza sul palco dell’Oscar italiano a ritirare l’ambitissima statuetta.

     

    Attilio De Razza è uno dei soci della Tramp Limited, casa di produzione che collabora con Tracce e a cui la scuola sottopone i progetti migliori provenienti dai corsi di cinema.

     

    Sessant’anni di età e quaranta di attività nell’ambito del cinema con grandi successi come i film con Ficarra e Picone con i quali lavora per sei film cinematografici e due stagioni di serie tivù su Netflix. L’ora legale, per altro, vince anche un Nastro d’argento.

     

    I prossimi progetti: “Stanno per iniziare le riprese tra Catania e Roma del nuovo film di Natale con Ficarra e Picone”. A cui segue il film di sperimentazione, essenza del Cinema: “Tra ottobre e novembre si incomincia a girare “Non sarà per sempre così”, con riprese tra Milano e Roma, di Francesco Costabile, autore del film “Una Femmina” selezionato al Festival Internazionale del Cinema di Berlino”.

    Corsi di Regia e Sceneggiatura Master di II livello in partenza ad aprile 2021

    Due nuovi corsi in partenza ad aprile per la Scuola di cinema Tracce

     

    Parte il 26 aprile 2021 la sesta edizione del Corso di Regia, come sempre coordinato da Andrea Molaioli, regista e sceneggiatore e che vede la presenza anche di docenti come i registi Daniele Luchetti, Denis Rabaglia e Antonio Capuano, il direttore della fotografia Vladan Radovic, i montatori Claudio Di Mauro e Annalisa Forgione, gli sceneggiatori Graziano Diana e Heidrun Schleef, il fonico Emanuele Cecere, lo story editor Gino Ventriglia.

     

    Corso di Regia Cinematografica

    Il Corso di Regia analizza in maniera completa l’esperienza del regista in relazione a tutti i reparti di una troupe cinematografica. Durante i mesi del corso, ogni corsista scrive la sceneggiatura di un cortometraggio, analizzata dai coordinatori e dai docenti, e viene affiancato nella preparazione, nelle riprese e nel montaggio finale del cortometraggio.

     

    Sono in corso le selezioni e le iscrizioni sono subordinate ad un colloquio e alla presentazione di materiale pregresso che dimostri una conoscenza di base sulle tecniche cinematografiche.

     

    Info e richieste di colloqui a questo link.

    Corso di sceneggiatura di II livello

     

    Fissato per il 24 aprile 2021 il Corso di Sceneggiatura di II Livello, (corso master), destinato a chi già ha frequentato il nostro corso base, o a chi già conosce le tecniche base della scrittura cinematografica e che quindi può affrontare questo percorso formativo che prevede la realizzazione di una sceneggiatura per lungometraggio da presentare al produttore Nicola Giuliano della Indigo Film.

     

    Il corso vede la partecipazione degli sceneggiatori Graziano Diana e Heidrun Schleef, lo story editor Gino Ventriglia, il montatore Claudio Di Mauro, il regista Andrea Molaioli, il critico cinematografico Mario Sesti, il regista Denis Rabaglia e due lezioni, una iniziale e una finale del produttore premio Oscar Nicola Giuliano, che spiega cosa si aspetta un produttore da una sceneggiatura, lezione fondamentale per uno sceneggiatore. Le selezioni sono in corso e le iscrizioni si effettuano su questa pagina.